ADIR - L'altro diritto

Direttore: Sofia Ciuffoletti

Comitato scientifico: Adalgiso Amendola, José Daniel Cesano, Alberto di Martino, Chiara Favilli, Luigi Ferrajoli, Davide Galliani, Orsetta Giolo, Letizia Mancini, Realino Marra, Luigi Pannarale, Ciro Pizzo, Lucia Re, Enrica Rigo, Emilio Santoro, Claudio Sarzotti, Aldo Schiavello, Gino Tapparelli, Ciro Tarantino, Elena Urso, Fulvio Vassallo Paleologo

Lottiamo attraverso il diritto per i diritti

La detenzione nel carcere di Sollicciano costituisce trattamento inumano e degradante in violazione dell'art. 3 CEDU

Nel giugno 2022 abbiamo supportato un detenuto nel presentare un reclamo in cui lamentava che le condizioni di reclusione nel carcere di Sollicciano comportano un trattamento inumano e degradante. Il 20 di dicembre del 2023 il magistrato di sorveglianza ha accolto il reclamo stabilendo che il detenuto dovesse essere risarcito con uno sconto di pena di 312 giorni.

La CEDU dichiara illegale la detenzione negli hot-spot

La Corte EDU dichiara illegale per violazione dell'art. 5 della Convenzione Europea dei diritti umani la detenzione negli hot-spot, come L'altro diritto aveva chiesto nel suo intervento di terza parte. La Corte considera il trattenimento negli hot-spot una detenzione de facto, una privazione arbitraria della libertà effettuata in assenza di una decisione motivata da poter contestare. La Corte considera inoltre inumane e degradanti le condizioni del Centro di Lampedusa dove il ricorrente è stato recluso nell'ottobre del 2017.

Accolto il ricorso per il mancato riconoscimento della NASPI a tre lavoratori detenuti

Il Giudice del lavoro di Siena ha accolto il ricorso che abbiamo presentato per il mancato riconoscimento a tre lavoratori detenuti del carcere di San Gimignano della NASPI per il lavoro svolto alle dipendenze dell'amministrazione penitenziaria.

Illegittimità della revoca della pensione di invalidità agli autori di gravi reati in particolare quelli di mafia (art. 2 comma 61, l. 92/12)

La Corte costituzionale ha già dichiarato l'illegittimità di questa norma per i condannati che scontano la pena in misura alternativa perché alle loro esigenze vitali non provvede lo Stato. L'altro diritto ha presentato un Amicus curiae alla Corte sostenendo che la presunzione che le carceri italiane possano garantire una vita dignitosa ai detenuti è smentita da una realtà in cui spesso i vestiti, il sapone, i soldi per prendere un autobus quando si va in permesso, ecc. sono forniti dal volontariato penitenziario, come la Corte ha potuto constatare con mano nel suo Viaggio. Sottolinea inoltre che la revoca è contraria anche agli articoli 3 e 27 della Costituzione, perché l'impossibilità di accumulare dei risparmi durante la detenzione impedisce a chi non ha mezzi di andare in misura alternativa, per mancanza di alloggio.

Successo delle diffide degli studenti della clinica legale contro le discriminazioni istituzionali (Altro diritto/Dipartimento di scienze giuridiche Unifi)

Combinando public engagement, terza missione e didattica innovativa, L'altro diritto e la Scuola di giurisprudenza dell'Università di Firenze hanno creato nel 2021 la clinica legale sul contrasto delle discriminazioni istituzionali, i cui studenti come parte pratica redigono diffide agli enti pubblici che hanno emesso bandi discriminatori. Le prime due diffide, contro un bando del comune di Robecchetto e uno del comune di Roè Volciano, sono state accolte. I comuni hanno riemesso i bandi ammettendo i cittadini di paesi terzi titolari di diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, i titolari di carta UE e i titolari dello status di rifugiati ovvero dello status di protezione sussidiaria, che ne erano esclusi nella versione originaria.

Case popolari, è discriminatorio che i cittadini di paesi extra UE debbano provare l'impossidenza di beni immobili all'estero con forme diverse rispetto ai cittadini italiani ed europei

Eravamo intervenuti in causa sostenendo che il bando per le case popolari del comune di Ferrara era discriminatorio per l'eccessivo punteggio attribuito alla residenza pregressa e per i criteri di attestazione dell'impossidenza di altri immobili fuori dall'Italia che rendevano praticamente impossibile ai cittadini di molti paesi non comunitari partecipare al bando. Siamo particolarmente soddisfatti, data la sua ricorrenza nei bandi di molti comuni, che sulla scorta della giurisprudenza costituzionale il tribunale di Ferrara abbia ritenuto illegittima quest'ultima richiesta di documentazione aggiuntiva.

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Milena Gabanelli ReportGuarda il servizio realizzato da Report su L'altro diritto.